Vendita contestuale di usufrutto e di nuda proprietà: stop alla doppia tassazione

fiscalità

01 agosto 2025

No alla doppia tassazione della cessione contestuale di usufrutto e nuda proprietà che avviene con un unico atto; a prevederlo è il decreto fiscale 2025.

Il decreto supera la recente risposta n. 133/2025 dell’Agenzia delle Entrate, che inquadra il contestuale trasferimento separato dei due diritti sullo stesso immobile come due cessioni separate, rilevanti ai fini della nuova ipotesi di plusvalenza introdotta alla lettera h) dell’art. 67 comma 1 del TUIR.

La nuova interpretazione prevede che il reddito che deriva dalla costituzione del diritto di usufrutto (o di altri diritti reali sul bene immobile) rappresenti reddito diverso se l’alienante mantiene un diritto reale sul bene.

Al contrario, la fattispecie ricade nelle ipotesi di cui alle lettere b) e b-bis), se il cedente si spoglia contestualmente di tutti i diritti reali sul bene, configurandosi un’ipotesi di cessione unitaria; in questo caso rimangono ferme le ipotesi di non imponibilità, salvo il caso di cessioni infraquinquennali.

La nuova impostazione mira a garantire una maggiore certezza per operazioni molto frequenti in ambito familiare e di gestione patrimoniale.

La novità si applica dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto fiscale 2025.

 


 

"Vendita contestuale di usufrutto e di nuda proprietà: la tassazione è separata" -  Link all'articolo

 

 

 

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