Il pegno non possessorio: la nuova forma di garanzia per i crediti commerciali e le quote di s.r.l.

press • diritto societario

08 aprile 2024


Articolo del notaio Giovannella Condò per Norme e Tributi+ de Il Sole 24 Ore

 

L’articolo 1 del D.L. 59/2016 convertito dalla L. 119/2016 ha introdotto nel nostro ordinamento l’istituto del pegno non possessorio, un nuovo diritto reale di garanzia per i crediti commerciali, che ha ad oggetto beni mobili, materiali o immateriali, che riguardano l’esercizio dell’impresa. La peculiarità principale di questo diritto reale è quella di non spossessare il debitore del bene dato in pegno. Questo meccanismo ha lo scopo di favorire l’accesso al credito delle imprese, che possono offrire in garanzia anche beni necessari alla produzione senza privarsene. Data la finalità dell’istituto è interessante comprendere se anche le quote di s.r.l. possano formarvi oggetto.

 

Le caratteristiche e la disciplina del pegno non possessorio

L’elemento maggiormente caratterizzante il pegno non possessorio, rispetto alle altre tipologie di pegno, è dato dal fatto che il debitore non è spossessato del bene e mantiene il possesso e la disponibilità di ciò che ha dato in pegno. L’imprenditore può dunque continuare ad utilizzare il bene costituito in garanzia, a trasformarlo all’interno di processi produttivi, o ad alienarlo.

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