La scissione con scorporo prevede la possibilità di operare una scissione assegnando parte del patrimonio di una società esistente a un’altra società, anche preesistente (secondo il Consiglio Notarile di Milano), e le partecipazioni della società beneficiaria alla società scissa.
Viene pertanto scardinato il principio per il quale le partecipazioni della beneficiaria non possono che essere assegnate ai soci della scissa.
L’operazione straordinaria può inoltre essere realizzata anche da più società che scorporano ciascuna un ramo d’azienda attribuendolo in una unica società, con la conseguenza che le partecipazioni delle beneficiarie saranno attribuite alle società scisse secondo le proporzioni stabilite negozialmente tra le parti o sulla base del rapporto di cambio, se con scorporo in una beneficiaria preesistente.
L’ammissibilità di tale operazione deriva dalla lettura congiunta delle massime 103 e 209 del Consiglio Notarile di Milano. I notai milanesi sottolineano la possibilità di modellare l’operazione di scissione secondo le esigenze della o delle società che vi partecipano. La motivazione deriva dal principio di economia dei mezzi giuridici: potendosi giungere al medesimo risultato con più operazioni di scissione, è possibile giungere ad analogo risultato anche una unica scissione.
