startup and innovation
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30 March 2016

Quando la startup sposa la società benefit

Le prime società benefit vedono la luce. Anche lo Studio Milano Notai ha costituito, nei giorni appena trascorsi, una delle benefit apripista. Si tratta di una società a responsabilità limitata a tutti gli effetti. La società segue, pertanto, la disciplina ordinariamente dettata per tale tipo sociale. Al contempo, rispetta gli adattamenti disposti dall’articolo 1 della legge di stabilità, commi da 376 a 384.
E’ prevista la qualifica di società benefit, affiancata alla denominazione, senza tuttavia esserne parte. L’oggetto sociale è improntato alla consapevolezza nella fruizione dei beni di consumo, alla sostenibilità ambientale e alla salvaguardia del territorio. A ciò si sommano vari adempimenti richiesti per legge; per fare un esempio, la designazione, da parte dei soci, del soggetto o dei soggetti responsabili della verifica del perseguimento delle finalità di beneficio comune.
La società benefit costituita aspira, inoltre, a diventare startup innovativa. Lo statuto presenta, quindi, tutte le inerenti clausole, che hanno natura transitoria e programmatica. Sono cioè valide solo per il caso in cui la società maturi i requisiti per essere una startup innovativa, e per il periodo in cui mantenga tale qualifica: la previsione dell’equity crowdfunding, la deroga in materia di operazioni sulle proprie quote, i diritti di covendita, la possibilità di emettere strumenti finanziari per la remunerazione dei prestatori di lavoro, per citarne solo alcune.
La società startup che sia anche benefit dovrà dunque rispettare entrambe le relative discipline. Quello tra società benefit e startup è un connubio interessante.
E’ verosimile che buona parte delle benefit di futura costituzione siano caratterizzate da un imprinting innovativo, avvalendosi di piattaforme web e nuove tecnologie. E che ottengano, così facendo, le agevolazioni fiscali concesse alle startup, di cui per il momento le benefit sono prive.
Non a caso, diverse società italiane che hanno già ricevuto la certificazione di B-Corp da parte dell’ente certificatore sono anche iscritte nella sezione speciale del registro imprese come startup innovative. Ben prima dell’introduzione, nel nostro ordinamento, delle società benefit.