Dal 1° febbraio 2020 le DAT sono pubbliche per il personale sanitario
Le DAT, disposizioni anticipate di trattamento o testamento biologico, consentono ai cittadini di esprimere la propria volontà sugli accertamenti terapeutici e sui trattamenti sanitari. Si può, infatti, scegliere quali trattamenti medici autorizzare sul proprio corpo, nel caso non si possa manifestare un consenso consapevole.
È possibile anche nominare un fiduciario che intrattenga le relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.
Le DAT possono essere raccolte dall’Ufficiale dello Stato Civile, dalle strutture sanitarie o dal notaio e possono essere revocate o modificate in qualunque momento.
Dal 1° febbraio 2020, il Ministero della Salute ha istituito la Banca dati nazionale, consultabile direttamente dalle strutture sanitarie, in cui vengono raccolte le DAT.
Il ruolo del notaio è molto importante. Supporta i cittadini nella redazione delle DAT, facendo in modo che rappresentino linee guida effettive e chiare per il medico, e si accerta che siano state acquisite informazioni mediche sulle conseguenze delle scelte effettuate.
I notai italiani hanno, inoltre, un canale dedicato per l’inoltro delle DAT alla Banca dati nazionale del Ministero.
Per maggiori informazioni consultare il
video del Notariato >